perché
i veri «perché»
Per rimettere al loro posto mezzi e fini, evitando che si confondano goffamente [come raccontato in F.I.N.E. Realizza la tua visione].
Per restituire dignità alla domanda «perché?» [e, più intimamente, «chi sono?»], abbozzando «progetti di senso» via via più adeguati.
Per dimostrare l'efficacia di una visione chiara, audace e tutto quanto.
Per poi proseguire con le altre due domande fondamentali: «come?» e «cosa?».
Per consentire agli individui, ai gruppi e alle organizzazioni di esprimere tutto il loro potenziale, agendo sulla leva della fiducia.
Per lavorare bene. Sì, semplicemente per tornare a lavorare bene.
Perché l’esistenza è troppo breve, per permettersi il lusso di non goderne appieno [come raccontato in chebbellavita].
perché «ueldan»
Il motivo è molto semplice: il «far bene le cose» è veramente in grado di fare la differenza.
«Well done», dunque!
Certo, occorrono valori coerenti.
perché «ingegneria dell'intangibile»
ueldan affianca con entusiasmo le organizzazioni nel processo di identificazione, misurazione e sviluppo del loro patrimonio intangibile [fiducia, cultura, valori, comportamenti, significati, percezioni, progetti di senso, competenze, approcci mentali, stili, visioni...].